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Visualizzazione dei post da dicembre 12, 2010

L'isola che non c'è. Ottobre 2007

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Sono biologa dell'isola... una piccola isola sperduta nell'Oceano Indiano. 12 Km quadrati. Maldive. Porto i turisti con maschera e pinne a vedere le bellezze della barriera corallina e dei suoi abitanti... Vivo in paradiso, cammino sulla sabbia bianca e tiepida. Mangio leccornie e bevo latte di cocco (direttamente raccolto dalla palma). Emozionante direte voi.. certo.. ma per ora sento il peso di mezzo mondo che mi separa da Casa. e pesa mezzo mondo, assai. Io sul Dhoni e CocoPalm sullo sfondo Oggi Anna, ha detto a Mario (direttore dell’isola) che non ce la fa più e se ne vuole andare.   Lei è la guest relation per i francesi. 22 anni, pazzerella e carina. Gli sta piccola questa piccola isola… d’altronde il suo lavoro è diverso dal mio. Deve stare chiusa in ufficio tutto il dì, lavorando gomito gomito con due macchine del lavoro senza tregua, Yuki, la giapponese-non-mi-fermo-mai e Wayan, il Balinese serio e tutto lavoro. Non è facile far convivere mentalità diverse, se

La nave fantasma... Il relitto del Thistlegorn

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Di giorno libero in giorno libero vi aggiorno sulle mie piccole esperienze egiziane…  Lo scorso giovedì ho deciso che avrei fatto una bella immersione… dicono una delle più meritevoli del Mar Rosso … Il relitto del Thistlegorn . (video) Parte del ponte della nave Trattasi di una nave militare inglese che fu bombardata nel 1941 dai tedeschi. Cmq, è il famoso relitto ritrovato da Jacques Cousteau, che rinvenì a 30 m di profondità nel 1955 e della quale tenne l’ubicazione nascosta… per assicurarsi che nessuno la trovasse, face addirittura cadere il pennone, che era l’unica parte che dalla superficie si sarebbe potuta intravedere… chissà perché tanto mistero… Cmq, fatto sta che da quando l’ubicazione fu resa nota nel 1992, il relitto è divenuto una delle tappe preferite dai subacquei. Potevo mica lasciarmelo scappare! Così parto dall’albergo alle 6.30 di mattina: un minibus aspetta solo me per portarmi al porto di Sharm , dove avrei incontrato altre persone che si sarebbero im

El-Tor - Il vero Sinai

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Oggi è stata una giornata alternativa: sono andata a El Tor per prolungare il visto, poiché son qui da turista e non potrei stare per più di un mese. Ora posso stare fino ad aprile ma senza lavorare (avuruvuz). El Tor penso sia stato un buon esempio del Sinai un po’ più tipico: Sharm è una fantasia turistica: resort e resort che si susseguono tra discoteche e casinò: una fabbrica spenna turisti.  Io (sx) e la collega Ketti (dx) a El-Tor El Tor è una città di casette non finite, cemento a vista e spazzatura per strada, con olezzo di frutta marcia e donne con velo pesante di cui intravedi solo gli occhi passeggiare per strada. Vestita da turista con gonna di jeans, infradito e maglietta mi sentivo una zoccola. Ma che dire, a me è piaciuto. Il minareto della moschea che richiama i fedeli alla preghiera con voce roca di un uomo dal tono mistico, le persone che ti guardano come uno straniero in casa loro, i bar e chioschetti che vendono snack e carne cruda che non toc

Egitto... prime impressioni

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Ecco che vi scrivo dall’Egitto una email di 40 gradi all’ombra… che caldo che fa qui! E pensare che da voi fa freddo adesso. E pensare a quando tornerò, a Dicembre, e non ho neppure una giacca a proteggermi dal freddo che mi agghiaccerà appena scendo dall’aereo… ma come Franci, stai già pensando al ritorno? Ebbene si. L’ultima pausa a casa è stata trooooppo breve, e ho bisogno di casa e coccole. Non ho avuto ancora occasione di vedere molto dell’Egitto… sono chiusa in villaggio per la maggior parte del tempo, salvo aeroporto il weekend e qualche uscita serale. Il Sinai è una regione davvero strana. Deserto che si sussegue a deserto… ma non quello sabbioso Sahara che voi sicuramente vi immaginate: deserto terroso, con montagne completamente spoglie che si stagliano sullo sfondo: l’idea che il luogo trasmette è caldo, super caldo e assenza di vita. Se passando in pulmino ti concentri e provi ad osservare solo il passaggio, escludendo i fanta-resort potresti pensare di essere su di u

Il Sinai... 2 anni fa. Assistente turistico

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Cammello sulla spiaggia a Shark's Bay Ieri era il mio giorno libero: ho deciso di cambiare zona… non avevo più voglia di tornare a Shark s bay… ok, bella spiaggetta, ma la scorsa settimana ci ho incontrato troppi clienti, che incuranti del mio giorno di pausa, mi hanno chiesto dei voli di rientro… così ho deciso di andare più in là . Ho preso in mano il lonely planet e lui consiglia di fare una capatina al Fanar, spiaggia elegante con bella barriera e buon ristorante che “fa pizza buonissima, con crosta sottile”. Allora non mi resta che organizzare il trasferimento. Sono avventurosa e anche un po’ genovese, perciò decido per il taf taf, taxi collettivo che gli egiziani usano per spostarsi di qua e di là. Per 3 lire egiziane = 0,43 euro (ma son certa potevo scendere a 2) ti porta da Nabq a Nama Bay, una trentina di km. Certo, il mezzo non è esattamente una limousine: trattasi di un furgoncino un po’ fatiscente, azzurro, guidato quasi sempre da un egiziano con baffoni, camicia